CULTURE DEL DISSENSO 21-22 FEBBRAIO

CULTURE DEL DISSENSO.
Indiani metropolitani, beatnik e punk.
Esperienze di lotta e di creatività non conforme dal lungo ’68.

VEN 21 FEBBRAIO – H 21

Il primo appuntamento di questa rassegna, che ci occuperà per tutta la seconda metà di febbraio, è la proiezione del film “Lavorare con lentezza”

Lavorare con lentezza è un film del 2004 diretto da Guido Chiesa e da lui stesso sceneggiato assieme al collettivo Wu Ming. Tra gli interpreti gli attori Claudia Pandolfi e Valerio Mastandrea.

Il film è ambientato nella Bologna degli anni settanta: durante gli anni dell’austerity, dell’inflazione al 21%, del terrorismo, delle stragi. Per altri, anni di gran divertimento. Le vicende di due ragazzi di periferia si mescolano a quelle dei movimenti studenteschi sulle onde di Radio Alice.

SAB 22 FEBBRAIO – ORE 18

Il secondo appuntamento di questa rassegna è la presentazione del libro “Ma chi l’ha detto che non c’è. 1977 l’anno del big bang”, edito da Agenzia X (2017).

Incontro con l’autore Gianfranco Manfredi e l’editore Marco Philopat.

Poliedrico e caleidoscopico come un albero dai cento fiori diversi, Gianfranco Manfredi ha scritto un libro sulla storia del big bang di quaranta anni fa. “Ma chi ha detto che non c’è” è uno zibaldone di riflessioni concetti che esplora le bellezze e angoli più oscuri di un anno converso, in un confronto serrato con vicende avvenute. Sono affreschi letterari che traggono ispirazione dalla sua famosa canzone, scritti in una prospettiva storica senza mai limitare lo guardo ai cliché o alle ideologie, senza perdere l’ironia e la tenerezza che caratterizzano l’intera opera di Manfredi. Sono percorsi inediti alla ricerca di ciò che si presume non ci sia, ma che in realtà sta nel fondo dei tuoi occhi, sulla punta delle labbra… Ma anche dentro la nube tossica di Seveso o nel funerale di Mao, nell’esplosione del punk o nella testa del reverendo Jim Jones, nelle contraddizioni tra la guerriglia urbana, l’ala creativa del movimento e la galassia della musica alt(r)a. Sta nella provocazione, nel lavoro della talpa, nel femminismo e in Porci con le ali, nella nascita dell’impero del porno e nella febbre del sabato sera. Sta nella battaglia antinucleare e nel blackout di New York, nelle radio libere, in Sandokan, in Ken Parker di Berardi-Milazzo e nel Pentothal di Andrea Pazienza. Sta in tanti di questi odori, forme e colori diversi riuniti in una radice comune da una stesura autoriale.

Culture del dissenso

Indiani metropolitani, beatnik e punk.
Esperienze di lotta e di creatività non conforme dal lungo ’68.

Una rassegna sulle culture e contro-culture che hanno popolato i movimenti a partire dal ’68 e attraverso tutti gli anni ’70, pensata a partire da una riflessione interna al nostro collettivo: molti di noi non hanno vissuto quegli anni e ci siamo res* conto di sapere davvero poco al di là dei fatti di cronaca e dei movimenti politici più in vista.

Venerdì 21/02/2020
h 21:00
proiezione del film “Lavorare con lentezza” di Guido Chiesa (2004).

Sabato 22/02/2020
h 17:00
presentazione del libro “Ma chi l’ha detto che non c’è. 1977 l’anno del big bang”, Agenzia X (2017). Incontro con l’autore Gianfranco Manfredi e l’editore Marco Philopat.

Venerdì 28/02/2020
h 21:00
proiezione del film “I figli dello stupore. La beat generation italiana” di Francesco Tabarelli (2018).

Domenica 01/03/2020
h 16:00
presentazione del libro di poesie “Non costerò un centesimo”, Autoproduzioni Fenix (2019). Incontro con l’autore Gianni Milano.

Mai più CPR – Mai più lager. Presidio

SABATO 8 FEBBRAIO 2020 Via Garibaldi – Asti – Ore 10:30

Presidio informativo contro tutti i CPR

Di seguito il testo del volantino:

SOLIDARIETA’ SENZA CONFINI
Il 18 gennaio Vakhtang è stato ammazzato di botte dalla polizia. Vakhtang era un migrante di 37 anni, originario della Georgia. Era rinchiuso in un CPR di Gradisca perché sprovvisto di documenti.

È stata fatta ogni genere di illazione su questa storia. Perché di CPR non si deve parlare. Perché non si deve raccontare che cosa sono quei luoghi. Perché non si può dire che lì dentro si muore. Almeno non in prossimità del giorno della memoria. Non quando tutti i politici si prodigano in grandi discorsi sul rispetto della vita umana e sulla necessità di non ripetere gli orrori del passato.
I CPR sono i lager della democrazia. I Centri di Permanenza per il Rimpatrio, esattamente come i campi di concentramento nazi-fascisti, sono galere in cui si finisce non per qualcosa che si è fatto, ma per quello che si è.

I detenuti dei CPR sono persone straniere divenute irregolari sul territorio italiano per visti scaduti, per aver perso il lavoro (e con questo il permesso di soggiorno) o per aver ricevuto esito negativo alla richiesta di asilo. Immigrati che senza aver provocato danno a niente e a nessuno vengono rinchiusi fino a 180 giorni.

Istituiti con la Legge Turco-Napolitano del 1998, questi luoghi hanno cambiato spesso nome (CPT, CIE) senza mai cambiare nella sostanza. Sbandierate come efficienti macchine per l’espulsione, nel corso di vent’anni, il loro tasso di rimpatrio si è attestato attorno al 50% dei reclusi. Circa la metà sono deportati al loro Paese, gli altri rilasciati con un “foglio di via”. Questi dati dimostrano con chiarezza come i CPR non servano a contrastare il soggiorno clandestino. La loro funzione è tutt’altra: profitto per le cooperative e aziende che ci lavorano dentro, consenso per i partiti che fanno propaganda elettorale sui migranti. Il loro funzionamento poi contribuisce a mantenere la comunità straniera in una condizione di inferiorità legale, terrore, ricattabilità e sfruttamento. Le aziende si arricchiscono, i politici prendono poltrone e i rinchiusi nei CPR muoiono.

Quella di Vakhtang non è una storia isolata. A luglio un altro ragazzo bengalese di 32 anni è morto nel CPR di Torino per non aver ricevuto cure mediche. Questi fatti sono lo specchio fedele delle condizioni in cui si trovano i detenuti, abbandonati a sé stessi e costretti a subire ogni giorno abusi e violenze di ogni tipo.

Contro questi veri e propri lager della democrazia è necessario prendere posizione. E’ necessario rompere il silenzio. E per farlo bisogna innanzitutto uscire dalla logica razzista che tratta l’immigrazione come un’emergenza. Le persone viaggiano da sempre e in ogni luogo. E tutti devono poterlo fare liberamente. Senza barriere e galere. Senza mettere a repentaglio la propria vita. Questa libertà non può essere un privilegio dei soli cittadini europei.

Chiudiamo le galere dei senza documenti. Per un mondo senza frontiere!

LABORATORIO AUTOGESTITO LA MICCIA

Alimentiamo la Prima Linea – benefit lotte in Cile

DOMENICA 16 FEBBRAIO DALLE 16:30 Incontro con Urbano Taquias del comitato lavoratori cileni esiliati.

A seguire apericena. Tutto il ricavato sarà destinato a Prima Linea: organizzazione cilena di autodifesa e sostentamento del movimento.

Dal 18 ottobre in tutto il Cile la gente è quotidianamente in piazza: cortei, presidi, sit-in contro il governo e gli abusi della polizia. Da quando è iniziata questa lotta 34 sono stati i manifestanti uccisi durante gli scontri, 2300 gli arrestati, centinaia le donne violentate nelle caserme, migliaia i feriti, di cui 400 le persone che hanno perso uno o due occhi a causa dei lanci ad altezza d’uomo della polizia. Un popolo intero in rivolta per un cambiamento di rotta radicale della società.

CHIACCHIERATA FEMMINISTA VOL III

Femminismi dagli anni ’70 a oggi: contraccezione, aborto, autodeterminazione, autonomia individuale, dominio patriarcale. 50 anni di lotte e conquiste: a che punto siamo oggi, e come si stanno evolvendo le lotte femministe?

Bevande calde, birrette fresche e sgranocchi.

Aperto a tuttu gli esseri umani di ogni genere, orientamento, età, forma e colore. Venite numeros* a portare le vostre esperienze e curiosità, domande e risposte, libri da consigliare, letture, canzoni, anche solo ad ascoltare e passare un pomeriggio piacevole e un po’ diverso!

Ricordiamo che L.A. Miccia è uno spazio libero e antisessista: fasci, machi, bulli, omofobi, transfobici e razzisti non sono benvenut*.

 

L.A. MICCIA COMPIE UN ANNO!!

SABATO 25 GENNAIO 2020

L.A. MICCIA COMPIE UN ANNO!!

Ad un anno esatto dall’apertura ufficiale dello spazio autogestito La Miccia, vogliamo festeggiare col botto!

 

DALLE 19: cena di autofinanziamento (su prenotazione)

DALLE 21: Filomena *Filo* Sottile, punkastorie-anarkekka-scavalcamontagne presenta… “IL DECORO ILLUSTRATO”:

“Tragedia!
Se, come dice Mark Fisher, è più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo, se cioè manca la possibilità di pensare un diverso sistema economico e una diversa organizzazione sociale, di che si occupa davvero la politica? Di decoro.

Si occupa di fioriere, aiuole recintate, di panchine antibivacco, di scritte sui muri, di videosorveglianza, di controllo e soprattutto di selezionare chi può stare in città e chi non se lo merita. Sotto la maschera compita e sorridente della buona educazione, del buonsenso, dell’ordine c’è il cipiglio severo di chi si è autonominato “persona per bene” e lo sguardo paranoico di chi, dall’alto del suo privilegio, continua a condurre la lotta di classe contro i poveri.

Filomena “Filo” Sottile questa volta sviscera il libro La buona educazione degli oppressi di Wolf Bukowski e si presenta nei duplici panni della punkastorie e della guida turistica alla città decorosa.”

La CENA è su prenotazione 😉 per info: whatsapp o tel 3202254626
Abbiamo bisogno di aiuto per continuare a proporre nuovi eventi e contenuti, vieni a sostenerci!

CHIACCHIERATA TRANSFEMMINISTA #2 + EGIN ACUSTICO

Tiriamo le somme! Ecco un po’ di risorse sulla pornografia femminile, transfemminista, militante e inclusiva. La chiacchierata ha toccato anche altri temi: rapporto conflittuale con il corpo, ideali di bellezza e di prestanza estremizzati, carenza di educazione sessuale e rischi se a farla è il porno mainstream, fantasie e sensi di colpa, rischi professionali e consenso nel mondo del porno, e altro che dimentico sicuramente! Alla prossima chiacchierata <3

RISORSE: 
1) Dirty diaries: una collezione di 13 cortometraggi porno femministi, datato 2009. Creato da artist* e attivit* svedesi e prodotto da Mia Engberg (regista, produttrice cinematografica e sceneggiatrice svedese). 
Il manifesto di Dirty Diaries -> wikipedia
 
2) MEOW MEOW: Porno sperimentale da Berlino, progetto non commerciale, traduzione da https://meow.wtf/about/:
MEOW MEOW è la tua nuova fonte per un’erotica da capogiro. Adoriamo le sfaccettature oscure, eccentriche e talvolta spaventose della sessualità umana. E vogliamo mostrartelo sullo schermo. È un progetto non commerciale: per il bene dell’arte e per il nostro piacere.
Diciamo di sì ad uno stile di vita dissoluto ed edonistico, ai tentacoli, al femminismo positivo per il sesso, ai noodles istantanei, alla psichedelia e al bondage sado-maso. “La risposta al porno cattivo non è niente porno – è cercare di fare porno migliore” come dice Annie Sprinkle. Proviamoci!
3) Rosario Gallardo “estasi dell’osceno”: esibizionismo, pornoguerrilla, performance (quelli che abbiamo visto all’edera). Italiani. https://www.rosariogallardo.com/book/
4) Fuck the fascism: progetto politico antifascista e de-coloniale del collettivo “terrorismo teatral” (https://terrorismoteatral.noblogs.org/), formato da Maria Basura e Jorge the Obscene, due (porn)attivist* cilen* espatriat* che vivono tra Berlino e Barcellona. Fanno sesso sui e con i monumenti fascisti, clericali, coloniali ecc avvalendosi della collaborazione di altr* pornattivist* queer di tutto il mondo. In Terrorismoteatral ci sono altri progetti di pornattivismo e performance.
5) Slavina e Le ragazze del porno: Slavina è una pornoattivista italiana. Ha fatto parte del collettivo Le ragazze del porno. Sito: https://malapecora.noblogs.org/
Approfondimenti postumi:
come l’industria del porno sceglie le categorie e le trame attraverso i dati delle preferenze degli utenti online: https://logicmag.io/play/my-stepdad‘s-huge-data-set/

 

 

H18: CHIACCHIERATA TRANSFEMMINISTA VOL II: PORNO E PIACERE SENZA DISCRIMINAZIONI

in questa seconda chiacchierata, con la scusa del venerdì 17, vogliamo esorcizzare uno dei più grandi tabù del femminile: piacere, autoerotismo e porno transfemminista ed inclusivo. Due chiacchiere in un contesto sicuro, lontan* da pregiudizi e tabù!

Aperto a tuttu gli esseri umani di ogni genere, orientamento, età, forma e colore. Venite numeros* a portare le vostre esperienze e curiosità, domande e risposte, libri da consigliare, letture, canzoni, anche solo ad ascoltare e passare un pomeriggio piacevole e un po’ diverso!

Ricordiamo che L.A. Miccia è uno spazio libero e antisessista: fasci, machi, bulli, omofobi, transfobici e razzisti non sono benvenut*.

H21: EGIN LIVE IN ACUSTICO! Si balla, si canta, si beve, si sta insieme sulle note degli Egin

APERICENA, SGRANOCCHI, BIRRE FRESCHE E TISANE CALDE

Fiabe No Tav – letture a cura dell’autore

DOMENICA 22 DICEMBRE 2019
alle ore 17 presso il Laboratorio Autogestito La Miccia di Via Enrico Toti, 5 (Asti)

LETTURE NO TAV: letture di fiabe No Tav a cura dell’autore Simone Zito

“Insieme. Storie di marmotte e barricate” è l’ultimo lavoro editoriale del progetto “Tutta un’altra storia”, collettivo nato con l’intento di scrivere fiabe per bimbi svegli e adulti bambini. Lo scopo è far conoscere pezzi della nostra storia di classe e militante con leggerezza e ironia, facendo una bella pernacchia a principesse, re e Peppe Pigs.
Questa volta ci siamo cimentati con la lotta notav, grazie a un racconto di cui Nicoletta Dosio ci ha fatto regalo. A lei dedichiamo questa fiaba e a quanti, nel loro agire quotidiano, ci ricordano che la rivoluzione è un atto di amore.

A seguire APERICENA!!

#1 CHIACCHIERATA FEMMINISTA

VEN 13 DICEMBRE DALLE ORE 18

Una chiacchierata informale per parlare di relazioni, rapporti, sessualità, questioni di genere, discriminazione, violenza, tabù, patriarcato, esperienze comuni nella vita di tutt*.

Siamo armate di tè, birra e patatine, e non abbiamo paura di usarle!

Aperto a tuttu gli esseri umani di ogni genere, orientamento, età, forma e colore.

Venite numeros* a portare le vostre esperienze e curiosità, domande e risposte, libri da consigliare, letture, canzoni, anche solo ad ascoltare e passare un pomeriggio piacevole e un po’ diverso!

Ricordiamo che L.A. Miccia è uno spazio libero e antisessista: fasci, machi, bulli, omofobi, transfobici e razzisti non sono benvenut*.

Occhio! Questo sarà un appuntamento mensile!

(Immagine: Alice Skinner)

QUELLA SERA A MILANO…

Grazie a Claudia e Massimo per le testimonianze e la contestualizzazione storica, grazie a Luciano che ci ha fatto la locandina, grazie a Claudio per il materiale, grazie a Werther per l’ideazione della mostra e per l’introduzione, grazie al Diavolo per l’ospitalita, e a tutt* numeros* intervenut*!