I sindacati confederati hanno trovato un’altra occasione per dimostrare a tutti i lavoratori da che parte stanno e indovinate un pò.. stanno dalla parte dei padroni. Ma partiamo dall’inizio..
Quando l’emergenza coronavirus è esplosa in Italia e il governo ha varato le prime misure restrittive chiudendo le scuole e limitando la libertà di movimento delle persone, un ondata di proteste spontanee erano esplose nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro in generale, il motivo era semplice, molti lavoratori non erano disposti a mettere a rischio la propria salute sui posti di lavoro, a maggior ragione se quello che si produceva non era materiale di prima necessità, non erano disposti a far continuare le produzioni di padroni che bellamente spartivano ordini, magari in teleconferenza da chissà dove. Perché mettere a rischio la propria salute e quella dei propri famigliari per i profitti di pochi?. La lotta spontanea dei lavoratori viene appoggiata in seguito solo dai sindacati di base. Cglcisluil governo e confindustria si incontrano per ragionare su una situazione che sarebbe potuta scappare di mano con proteste più ampie nel paese, così dal giorno alla notte sfornano un bel decreto dove rassicurano i padroni e legalizzano di fatto l”assembramento” di lavoratori sui posti di lavoro. Le regole da rispettare sono semplici: I datori di lavoro devono fornire tutti i dpi ai propri dipendenti, quindi mascherine (che non si trovano manco per gli ospedali), visiere, guanti, incentivare ore di ferie, igienizzare in modo frequente i luoghi di lavoro ecc..
Facendo tutto questo la produzione può andare avanti, i sindacati confederati accettano l’accordo senza far troppo rumore, girando letteralmente le spalle a tutti i lavorator* in lotta.
Chi controlla che i datori di lavoro rispettino tutto questo nessuno lo sa.. Sempre se tutte queste “precauzioni” servano a qualcosa in posti di lavoro di 50, 60, 100 dipendenti.In più come se già tutto questo non bastasse un altro punto interessante concordato tra aziende e sindacati e il cosiddetto “Bonus” di 100/150€ a tutti i lavoratori che continuano a lavorare o che vanno incontro all’azienda in caso di esigenze del personale.
Hanno deciso loro sulle nostre vite, e gli hanno dato pure un prezzo!, hanno deciso che possiamo correre il rischio di ammalarci, perché si deve continuare a produrre fino a quando ce n’è..Ora si può dire che “lo dice la legge”. In un momento come questo è più che evidente chi mette davvero in pericolo le nostre vite. Rifiutiamo la delega, mettiamo all’angolo i padroni e gli amici dei padroni, lottiamo per una vita diversa, fatta di mutuo appoggio, autogestione, lottiamo per una società di liberi individui, senza comandare e senza essere comandati.
Ultime news: il governo decide di sguinzagliare i militari per le strade per contrastare i pericolosissimi runner untori per eccellenza, nemici della società!.
Nelle fabbriche tutto scorre regolare come se nulla fosse.