INCONTRO CON DELEGAZIONE ZAPATISTA

La gira Zapatista è passata da Asti. Ieri sera presso il nostro laboratorio ci siamo confrontati con questi compagni venuti da lontano. Ci hanno raccontato la loro lotta, da dove è partita e come il loro progetto di autogoverno sia in continua trasformazione. Abbiamo ascoltato la loro storia e noi gli abbiamo raccontato la nostra: i nostri progetti e quello per cui ci battiamo ogni giorno. Ci siamo confrontati su molti temi: dal capitalismo all’emergenza climatica, fino a problematiche più “piccole” come le lotte locali, le pratiche di autogestione, responsabilizzazione individuale e collettiva, la costruzione di comunità solidali, il rifiuto delle delega e molto altro. Ci siamo salutati dicendoci che ogni tempesta comincia con una singola goccia. Dobbiamo essere noi quella goccia.
Grazie alla Gira Zapatista per essere passata di qui. Per la disponibilità al dialogo, l’ascolto, la curiosità.
Grazie al Laboratorio Anarchico Perlanera Grazie a Dulce di Tatawelo .
Grazie al circolo Sciallo e a tutt* i/le compagn* che sono intervenut* e che ci hanno dato una mano ad accogliere questi ospiti speciali.

 


MERCOLEDÌ 13 OTTOBRE @ L.A. MICCIA ASTI H 18-20

Una delegazione Zapatista farà tappa anche qui nelle nostre zone. Passeranno anche dalla Miccia. Qui, insieme con gli amici del circolo Sciallo, ci sarà la possibilità di incontrare questi ospiti d’eccezione che faranno una rapidissima sosta prima di dirigersi verso le altre tappe del loro viaggio. Indicativamente ci trovate alla Miccia dalle 18:00, poi ci sposteremo nel parchetto di fianco allo spazio così da stare più larghi.

Gli zapatisti ripartiranno indicativamente intorno alle 20 quindi per chi desideri incontrarli qui ad Asti è raccomandata la puntualità.

Richiesto dalla delegazione zapatista tampone negativo valido per chiunque voglia interloquire in modo ravvicinato, a prescindere dal possesso o meno delle due dosi di vaccino. Su richiesta esplicita della delegazione non serviremo bevande alcoliche.

Per chi non potesse passare mercoledì sera ricordiamo gli incontri dei prossimi giorni: 14 ottobre a Valli Unite, 15-16 ottobre al Perla Nera di Alessandria, 17-20 Ottobre La Milpa-Torrefazione Tatawelo.

ESPLOSIONI! ’21 – SPOSTATO AL 10 OTTOBRE!

CAUSA MALTEMPO RIMANDIAMO AL 10 OTTOBRE!

A fine Settembre torna Esplosioni! La festa della Miccia l’unico spazio autogestito in città.
Vi aspettiamo al Bosco dei Partigiani Domenica 26 Settembre dalle 14:00 con :
– Banchetti e distro
– DISCHI VOLANTI – Vinile bellavita
– Laboratorio musicale
– Musica live
Dalle 19:00: – Cena Veg
e direttamente dalle libere frequenze di Radio blackout DJ SET DELLA MALORMONE CREW !
Ricordiamo che L.A. Miccia è un collettivo libero, antifascista e transfemminista: fasc*, mach*, bull*, omofob*, transfobic* e razzist* non sono benvenut*.
L’evento è all’aperto con spazio sufficiente per garantire la distanza e calda raccomandazione ad usare dispositivi di protezione individuale. Accertiamoci sempre del consenso nella vicinanza, prendiamoci cura di chi ci sta accanto.
LABORATORIO MUSICALE ACUSTICO
PER CHI È: chiunque e qualunque grado di esperienza musicale, anche lo zero assoluto siderale. chiediamo solo in caso di partecipazione di bambinx piccolx che siano affiancati da un adultx
COS’È: un modo per avvicinarsi all’esperienza di creare musica insieme e di esprimere emozioni attraverso il linguaggio musicale. Sarà affrontato un primo momento di avvicinamento alla musica e agli strumenti scelti e un secondo momento di improvvisazione musicale
COSA NON È: non è un corso di musica
COSA PORTARE: se avete uno strumento ACUSTICO a casa portatelo, va bene qualunque cosa: flauti, chitarra, tamburelli, trombe, anche una pentola e un cucchiaio. noi porteremo alcuni strumenti che saranno a disposizione di tuttx.
QUANTO DURA: indicativamente due ore

VEDO TERRA – REPRESSIONE A GENOVA

Riportiamo il comunicato di Vedo Terra, collettivo studentesco di Genova colpito da misure repressive. Piena solidarietà!


Dopo un mese di occupazione e liberazione dell’Università, dopo aver attraversato le strade di questa città in testa ad un corteo di migliaia di persone, non riconoscendoci nella commemorazione istituzionale del ventennale del G8, ecco arrivare le prime denunce contro un nostro compagno.
Denuncia per invasione.
Per esserci ripresi/e uno spazio che ci appartiene, chiuso da più di un anno. Un’università che solo in quel momento è stata veramente pubblica, popolare e universale.
Due denunce per manifestazioni non autorizzate.
Per aver raccontato la realtà dei giorni del 2001, allontanandoci dalla retorica istituzionale deconflittualizzante tipica delle sinistre degli ultimi vent’anni.
A Genova ultimamente abbiamo visto misure repressive sempre più opprimenti, che hanno colpito tanti e tante compagni/e. Dalle varie denunce per i fatti di Corvetto, alle accuse di associazione a delinquere ai danni dei compagni del porto, fino alle misure amministrative di sorveglianza speciale che colpiscono ormai tutti quelli che alzano la testa contro i soprusi di questo sistema.
Non sono queste misure, atte ad intimorirci e dividerci, che ci fermeranno. Continueremo la nostra lotta verso un mondo più giusto, a partire dal rilancio dello sciopero generale dei sindacati di base dell11 ottobre.
A vent’anni dal G8 qualcosa l’abbiamo imparato: IN OGNI CASO NESSUN RIMORSO.
COLLETTIVO VEDO TERRA – GENOVA 2021

CHIACCHIERATA TRANSFEM*

11 Settembre H 17:00 al Bosco dei Partigiani – Asti
Riprendono le chiacchierate transfemministe.
Incontriamoci, riprendiamo il discorso, creiamo nuovi spunti di riflessione per il nuovo anno che ci aspetta.
📚COME SEMPRE DISTRO DEL FELIX, SGRANOCCHI E BIRRETTE 🍻
🤝In questa chiacchierata vorremmo partire da regole condivise da tuttx sullo spazio di parola, per cercare di autogestirci nel modo più inclusivo possibile.
▪️Nel rispetto di tutte le individualità, non diamo per scontato il genere e il pronome da assegnare alle altre persone
▪️Cerchiamo di gestire i tempi nel rispetto di tuttx soprattutto se siamo in tantə.
▪️Cerchiamo di non interrompere e non parlarci addosso.
▪️Tuttx devono poter parlare se lo desiderano, ci sarà quindi una moderatrice che darà parola a chi la chiede.
▪️Ricordiamo che questa è una chiacchierata inclusiva.
▪️Toccheremo certamente argomenti che ci accendono, ma cerchiamo di non dirigere rabbia e indignazione verso lx altrx partecipanti alla chiacchierata.
Aperto a persone di ogni genere, orientamento, età, forma e colore.
Ricordiamo che L.A. Miccia è un collettivo libero, antifascista e transfemminista: fasc*, mach*, bull*, omofob*, transfobic* e razzist* non sono benvenut*.

CIANOTIPIE AL PARCO

Oggi al bosco dei Partigiani siamo riuscit* a fare il workshop di cianotipie nonostante il tempo incerto ! Dopo ci siamo mess* a ripulire il bosco come sempre. Grazie a tutt* i/le partecipanti e un grazie enorme ad Eleonora Cerrato per averci guidato nel laboratorio!
AZIONE DIRETTA E AUTOGESTIONE CONTRO DELEGHE E RASSEGNAZIONE

 

Il sole esiste per tutti

CIANOTIPIE AL PARCO

Cianotipia realizzata da Eleonora Cerrato.
Workshop di stampa fotografica alternativa.
Domenica 25/07 H16:00 ci troviamo al Bosco dei Partigiani (all’anfiteatro), Eleonora Cerrato ci accompagnerà nel mondo della Cianotipia, un antico metodo di stampa fotografica.
EVENTO A OFFERTA LIBERA.
Gradita prenotazione: 3336539820
Noi porteremo un pò di Autan e altre diavolerie per le zanzare, ma se riesci portatelo dietro per non rimanere senza.
Al Workshop seguirà un momento di pulizia parco se hai voglia di darci una mano arriva attrezzat*: Vestiti da lavoro, guanti, sacchi dell’immondizia ecc..

NON SONO MELE MARCE

Presidio anticarcerario 2 luglio.

MELE MARCE?

Sul web corrono veloci le immagini agghiaccianti del pestaggio punitivo avvenuto all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere, come atto di vendetta dopo la rivolta da parte dei detenuti nel mese di Aprile in piena pandemia. Quasi contemporaneamente escono le immagini e la storia di un’agressione violentissima subita da dei ragazz* non bianch* a Milano, sempre da parte della polizia.

Un fiume di soprusi e violenza che si ingrossa di più ogni giorno che passa e tutto questo all’avvicinarsi del ventennale del G8 di Genova, dove la polizia uccise Carlo Giuliani, picchiò e torturò migliaia di persone.

Riguardo ai fatti di Santa Maria Capua Vetere la risposta da parte dello Stato sembra essere esemplare e celere: 52 misure cautelari, sospensioni e incarcerazioni. A cosa servirà tutto questo? Ben poco. Queste azioni legali serviranno solo a sostituire il corpo della polizia penitenziaria di quella sezione creando ancora di più un clima di tensione tra detenuti e guardie, perchè il ricordo e le ferite di quella notte non passeranno facilmente.

Dopo una prima ondata di indignazione che ha attraversato giornali e coscienze, la narrazione proprosta è ritornata ad essere sempre la stessa: sono mele marce, anomalie, ingranaggi arrugginiti di un meccanismo di per sé giusto ma che ha bisogno di una bella oliata e di maggiore controllo.

Ciò che è successo però non è un’eccezione ma la regola. La violenza fa parte della quotidianità delle carceri, è il seme da cui nasce questa istituzione. Privare le persone della propria libertà e rinchiuderle tra quattro mura in cui solo chi ha la divisa detiene il potere non può che portare a metodi e pratiche violente. Continueremo a denunciare l’atrocità e l’inutilità di questi luoghi che hanno l’unico scopo di ghettizzare ed annullare le persone considerate indecorose e scomode per la società.

Il carcere non si può addolcire, il carcere non può essere riformato. L’unica soluzione è abbatterlo e trovare risposte adeguate alle situazioni di emarginazione e criminalizzazione.

Contro tutte le galere e contro tutte le violenze poliziesche. Per un mondo fondato sull’uguaglianza, il mutuo appoggio, la solidarietà. Non sono mele marce: è la pianta che è da estirpare. Non sono casi isolati: è il sistema sociale che deve essere cambiato alla radice

Volantino pdf

Comunicato del Laboratorio Autogestito La Miccia sulla prima assemblea al Bosco dei Partigiani

Ieri eravamo presenti alla prima assemblea al bosco dei partigiani. Abbiamo ritenuto importante esserci per rimarcare il fatto che quel luogo non è completamente abbandonato: infatti noi come Laboratorio Autogestito insieme a molte altre persone e realtà in questi anni abbiamo riempito il boschetto con numerose iniziative. Negli ultimi tre anni abbiamo usato la zona dell’anfiteatro per ospitare reading di poesia, pranzi popolari, chiacchierate transfemministe, spettacoli teatrali per grandi e anche per i tant* bambin* presenti agli eventi, esibizioni musicali e mostre di artisti locali. Abbiamo sempre organizzato tutto questo in piena autogestione e rendendo il parco accessibile a tutt*. Qualche scritta sul muro trovata al nostro arrivo o qualche ragazz* seduto sulle gradinate a fumare o bere non hanno mai rappresentato una minaccia per i presenti. Prima e dopo ogni evento ci siamo sempre attivat* per pulire gli spazi usati, perché siamo profondamente convint* che la collettività che vive un posto debba anche prendersene cura, senza deleghe di sorta.
Ieri abbiamo provato a raccontare tutto questo, seriamente preoccupat* da un serie di proposte emerse da una parte dell’assemblea: quelle di chiudere il parco la notte, riempirlo di telecamere e farlo pattugliare dalle forze dell’ordine.
Scriviamo questo comunicato per ribadire quanto già detto ieri in assemblea: non sono chiusure, telecamere e pseudo-ronde a rendere un posto sicuro, ma le persone che lo attraversano e lo vivono ogni giorno. Un parco per essere sicuro deve essere vissuto dalla comunità e tutto questo può avvenire attraverso momenti di incontro, arte, aggregazione e partecipazione attiva alla gestione e alla manutenzione del parco. Come collettivo ci opponiamo a ogni forma di controllo, chiusura e militarizzazione degli spazi pubblici. Per questi motivi ci rifiutiamo di collaborare con determinate organizzazioni politiche e di stampo militaresco che propugnano una visione del mondo fobica e securitaria.
Siamo invece aperti, l’abbiamo detto in assemblea e lo ribadiamo con questo scritto, alla ricerca di forme diverse di collaborazione con tutte quelle organizzazioni e individualità che ieri ci hanno dimostrato solidarietà davanti ad alcuni atteggiamenti autoritari ingiustificabili in un’assemblea popolare.
Un modello di rinascita del parco all’insegna dell’autogestione e dell’azione diretta è possibile e sarebbe, ne siamo sicur*, ben più efficace delle deleghe, petizioni e lamentele indirizzate ad una amministrazione che non se ne occupa o a politicanti di turno in passerella elettorale.
Come collettivo ci opponiamo fermamente all’idea che questo luogo diventi una sorta di bomboniera chiusa e sorvegliata fruibile solo da alcun* cittadin*, ma che continui ad essere sempre di più un luogo di incontro e di cultura, promuovendone la cura attraverso l’incontro tra chi lo ama o chi lo vuole riscoprire.
Non abbiamo bisogno di militari e telecamere ma di rimboccarci le maniche per riprendere in mano dal basso la progettualità degli spazi che viviamo. Senza deleghe e senza fobie securitarie.
L.A. MICCIA

Esplodere il silenzio, innescare l’autogestione.


Alcune immagini delle attività che abbiamo fatto negli ultimi anni al boschetto.

Esplosioni 2019

Esplosioni 2020

Chiacchierata transfemminista proprio sul tema della sicurezza negli spazi pubblici.

CHIAMATA INTERGALATTICA A TUTT LE CREATURE MOSTRE DELLE GALASSIE

FROCIZZIAMO IL PARCO

A fine marzo il parco Biberach è stato teatro di una aggressione omofoba ai danni di un* giovane crossdresser, che ha pubblicamente denunciato l’aggressione rivendicando con coraggio e orgoglio la libertà di esprimere la propria unicità. Ad Asti sono state molte le aggressioni di questo tipo, e per alcune persone l’unica via d’uscita da questa violenza è stato il suicidio: l’odio opprime, soffoca ed uccide. Ci siamo chiestx quale contributo potevamo dare nel concreto per portare la nostra solidarietà a chi continua a subire violenza, discriminazione e micro-aggressioni perchè osa vivere fuori dalla norma cis-etero-patriarcale. Conosciamo solo una risposta e la diamo a modo nostro.
Pensiamo che per rendere più sicuro uno spazio l’unica soluzione sia attraversarlo, a testa alta, senza aver paura di mostrarci per come siamo: diversu, fuori norma, indecorosə e mostruosə. Non chiediamo tolleranza, ci rivendichiamo questo spazio celebrando il mese del Pride: frocizziamo il parco Biberach!
Invitiamo tutte le individualità e le realtà affini a raggiungerci per un pomeriggio di rivalsa, gioia e lotta. La nostra Fata Madrina sarà la nostra punkastorie, anarkekka e indecorosa preferita: Filo Sottile!
Domenica 27 Giugno alle ore 16:30 al Parco Biberach
Creature mostre delle galassie, uniamoci! Frocizziamo il parco! Riprendiamoci gli spazi!
Suggerimenti per la giornata:
  • No bar: noi porteremo solo acqua, invitiamo chi vuole consumare cibo o bevande ad organizzarsi autonomamente.
  • Cerchiamo l’ombra ma farà caldo: portiamoci cappellini, acqua, ventagli, autan, una coperta da mettere sul prato, la crema solare, la ciotola per i cani, ecc.
  • Esprimiamo la nostra unicità: riscriviamo questa storia attraversando la giornata in piena libertà. peli, zampe, makeup sfavillante, magliette sudate, cellulite o pancette: non ci sono corpi sbagliati, vestiti sbagliati, relazioni sbagliate. portiamoci tutta la nostra bellezza e bruttezza, mostruosità e favolosità, mimetizzazione o eccentricità: l’anomalia è nessuna norma!
  • Rendiamo il parco un luogo accogliente: ci sono piante, animali, umani grandi e piccoli che lo vivono e lo attraversano. teniamone conto!
  • Responsabilità individuale e collettiva: diamo senso alla giornata partecipando attivamente. qualcunx ha bisgono di una mano? sta succedendo qualcosa di problematico? attiriamo l’attenzione, diamo una mano, non lasciamo nessunx indietro, non diamo nulla per scontato. chiunque, che sia nell’organizzazione o voglia solo partecipare come spettatore, può fare qualcosa.
  • Il covid esiste ancora: anche se molte persone hanno già fatto il vaccino e saremo all’aperto, accertiamoci sempre del consenso nella vicinanza, prendiamoci cura di chi ci sta accanto, mettiamoci la mascherina. il consenso è sempre la chiave per relazionarsi, senza eccezioni.

Tutto questo non finisce nella giornata di domenica ma dobbiamo portarcelo sempre dietro se vogliamo rendere sicuri e inclusivi gli spazi che attraversiamo.

Grazie, a domenica! <3