Domenica 12 Febbraio. Secondo appuntamento informativo. Questa volta saremo al Diavolo Rosso con l’avvocato Gianluca Vitale, uno degli avvocati del pool di Anna Beniamino compagna coimputata con Alfredo e l’avvocato Maurizio La Matina. Parleremo della vicenda di Alfredo e Anna, di carcere e 41 bis ma non solo… si parlerà di come la repressione dello stato si stia abbattendo con forza su ogni individualità o movimento in lotta in questo paese.
Tag: repressione
FUORI ALFREDO DAL 41 BIS
DOMENICA 5 FEBBRAIO H 17:30 @ LA MICCIA ASTI
PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO “Fino all’ultimo respiro: il caso di Alfredo Cospito e Anna Beniamino”.
A seguire aperitivo benefit.
VEDO TERRA – REPRESSIONE A GENOVA
Riportiamo il comunicato di Vedo Terra, collettivo studentesco di Genova colpito da misure repressive. Piena solidarietà!
NON SONO MELE MARCE
Presidio anticarcerario 2 luglio.
MELE MARCE?
Sul web corrono veloci le immagini agghiaccianti del pestaggio punitivo avvenuto all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere, come atto di vendetta dopo la rivolta da parte dei detenuti nel mese di Aprile in piena pandemia. Quasi contemporaneamente escono le immagini e la storia di un’agressione violentissima subita da dei ragazz* non bianch* a Milano, sempre da parte della polizia.
Un fiume di soprusi e violenza che si ingrossa di più ogni giorno che passa e tutto questo all’avvicinarsi del ventennale del G8 di Genova, dove la polizia uccise Carlo Giuliani, picchiò e torturò migliaia di persone.
Riguardo ai fatti di Santa Maria Capua Vetere la risposta da parte dello Stato sembra essere esemplare e celere: 52 misure cautelari, sospensioni e incarcerazioni. A cosa servirà tutto questo? Ben poco. Queste azioni legali serviranno solo a sostituire il corpo della polizia penitenziaria di quella sezione creando ancora di più un clima di tensione tra detenuti e guardie, perchè il ricordo e le ferite di quella notte non passeranno facilmente.
Dopo una prima ondata di indignazione che ha attraversato giornali e coscienze, la narrazione proprosta è ritornata ad essere sempre la stessa: sono mele marce, anomalie, ingranaggi arrugginiti di un meccanismo di per sé giusto ma che ha bisogno di una bella oliata e di maggiore controllo.
Ciò che è successo però non è un’eccezione ma la regola. La violenza fa parte della quotidianità delle carceri, è il seme da cui nasce questa istituzione. Privare le persone della propria libertà e rinchiuderle tra quattro mura in cui solo chi ha la divisa detiene il potere non può che portare a metodi e pratiche violente. Continueremo a denunciare l’atrocità e l’inutilità di questi luoghi che hanno l’unico scopo di ghettizzare ed annullare le persone considerate indecorose e scomode per la società.
Il carcere non si può addolcire, il carcere non può essere riformato. L’unica soluzione è abbatterlo e trovare risposte adeguate alle situazioni di emarginazione e criminalizzazione.
Contro tutte le galere e contro tutte le violenze poliziesche. Per un mondo fondato sull’uguaglianza, il mutuo appoggio, la solidarietà. Non sono mele marce: è la pianta che è da estirpare. Non sono casi isolati: è il sistema sociale che deve essere cambiato alla radice
VAGLI A SPIEGARE CHE È PRIMAVERA – CONOSCERE IL CARCERE PER ABBATTERLO
Domenica 18 Aprile – H. 16 – Corso Alfieri (davanti Unicredit) – Asti
A un anno dalla rivolta nelle carceri italiane, primo appuntamento del percorso di informazione e lotta contro le prigioni.